Proteggere i propri dati personali al tempo del Covid

Come ben sappiamo, l’emergenza sanitaria ha bloccato interi paesi e lasciato segni indelebili. Ciò che però non si è mai fermato e anzi ha trovato una spinta aggiuntiva è il mondo digitale. È grazie alla tecnologia infatti che in questi tre lunghi mesi siamo riusciti a continuare a studiare, lavorare, divertirci e comunicare con i nostri cari. La tecnologia oggi ci permette inoltre di tenere traccia di possibili contagi e evitare il ritorno di focolai così aggressivi grazie all’app Immuni, scaricabile ora nello Store di Google e Apple.

Ma l’aumento dell’uso del digitale ha riportato in auge anche un dibattito sempre molto sentito: la privacy online e l’uso dei dati personali. Alcune ricerche infatti hanno dimostrato come molte aziende e dipendenti sono preoccupati per la gestione della sicurezza informatica dei loro dispostivi per lo smart working. In fondo molto spesso si tratta di proteggere computer, laptop e smartphone lontani tra loro, connessi con reti diverse. I più colpiti sono propri i lavoratori da remoto, con il 58% – secondo l’indagine Tripwire – colpiti da malware o falle di sicurezza.

Naturalmente non è tutto perduto, a volte le falle di sicurezza sono facilmente evitabili e allo stesso tempo i dati possono essere recuperati se conservati in back up e crittografati. È altrettanto necessario usufruire degli strumenti dati dalla cybersecurity per proteggere i dispositivi, come ad esempio installare firewall e antivirus, proteggere ogni account con delle password univoche e utilizzare delle reti sicure come le VPN italiane.

Discorso diverso invece per l’utilizzo personale di internet e di tutti i servizi che offre. Naturalmente le regole citate sopra valgono anche per i nostri profili personali e anche per i dispositivi mobile, molto più usati per le attività quotidiane rispetto ai computer. Oltre alle regole di base, per proteggere i nostri dati personali più sensibili dobbiamo affidarci anche all’educazione digitale. Ovvero capire che autorizzazioni diamo ad ogni app e che cosa condividiamo con esse. Ad esempio, Facebook ha una lista infinita di autorizzazioni e di dati raccolti su ognuno di noi, a volte nemmeno indispensabili per il corretto funzionamento delle app. In questi mesi di lockdown ognuno di noi ha speso ancora più tempo in rete, fornendo montagne di dati alle compagnie digitali, tant’è che un sondaggio di ExpressVPN rivela che il 79% degli americani crede che le aziende tech (Google, Apple, ecc..) trarranno vantaggio dall’uso dei dati, non solo delle app di tracciamento, ma di ogni servizio usato in questo periodo.

Molti prevedono già un futuro basato su queste nuove tecnologie e spingono per una rivoluzione tecnologica ancora più forte, ma allo stesso tempo è necessario informare e dare gli strumenti adeguati a tutti gli utenti, per rendere la rete e i dispositivi un luogo virtuale sicuro e accessibile a tutti.

Amico Informatico ti da assistenza informatica anche ad agosto!

Il caldo fa perdere la testa anche al tuo computer?

Stanco di aspettare settembre per risolvere i tuoi problemi informatici?

Non ti preoccupare! Da oggi non sarà più così; Amico Informatico non ti abbandona ed è aperto anche in agosto, per darti assistenza informatica.

Siamo a tua disposizione per:

  • Controllo e rimozione virus;
  • Formattazione e ripristino sistema operativo;
  • Pulizia per velocizzare PC;
  • Verifica corretto funzionamento WiFi;
  • Recupero dati e backup;
  • Configurazione smartphone e tablet;
  • Configurazione router o smart tv.

Ricorda che molte di queste operazioni si possonoi effettuare anche in teleassistenza, anche se ti trovi fuori casa, con un notevole risparmio di tempo e denaro.

Ti aspettiamo!

Come proteggersi correttamente dai ramsonware

I ramsonware sono i virus più famosi dell’ultimo periodo: questo è dovuto al fatto che la loro diffusione sta diventando molto rilevante, ma soprattutto perchè i danni che essi creano all’utente che li prende sono molto pesanti. A differenza dei comuni virus, dei quali spariscono le tracce dal PC dopo essere stati eliminati, i ramsonware si lasciano un grosso problema alle spalle: essi infatti criptano tutti i file presenti nel disco fisso del PC, nei dispositivi USB collegati e in tutte le destinazioni di rete disponibili. I file rimangono criptati anche dopo l’eliminazione del virus, rendendo di fatto inaccessibili tutti i propri documenti, foto, video, musica, etc. Solitamente il virus chiede un riscatto all’utente per poter riutilizzare i propri file, il quale, anche se pagato, non garantisce il recupero dei file.

Per salvaguardare i propri dati è molto importante quindi effettuare una corretta prevenzione ben prima di incorrere in questi virus: il modo migliore e più efficace è eseguire periodicamente un backup in un dispositivo che, al termine del backup, viene fisicamente staccato dalla macchina, come ad esempio un hard disk USB. In questo modo si è sicuri che, anche con i dati criptati sull’hard disk del computer, si possono continuare ad utilizzare i propri dati dall’hard disk USB. Il problema alla base di questo metodo è il fatto che il backup non è più automatico e c’è bisogno dell’intervento umano, che è soggetto a dimenticanze ed errori.

Se si vuole continuare ad utilizzare i metodi di backup classici ed automatici, o per maggior sicurezza dei dati presenti sul proprio PC, è necessario dotarsi anche di un software anti-ramsonware: per effettuare i backup automatici infatti il computer deve poter accedere a delle cartelle su cui viene effettuato il backup, le quali sono quindi accessibili anche al ramsonware, che cripterà a sua volta anche il backup, rendendolo di fatto inutile. Ricordiamo però che questo tipo di software, sebbene riconosca molti ramsonware, non può garantire una sicurezza al 100%: ogni giorno infatti vengono prodotti nuovi virus che agiscono con modalità differenti, rendendo di fatto impossibile creare un “vaccino” universale.

Uno dei migliori software free anti-ramsonware è CyberReason RamsonFree, scaricabile da questa pagina. Il tool è totalmente free ed è completo di tutte le funzioni, senza bisogno di pagare abbonamenti per l’utilizzo. Dopo aver terminato il comune processo di installazione, il suo utilizzo è molto semplice: l’utente non si accorgerà di nulla ma il software resterà attivo controllando comportamenti sospetti sul disco o sulle destinazioni di rete, comuni ad ogni ramsonware, e bloccherà le scritture su disco se si accorgerà di qualcosa di strano.

NOTA BENE: Come già detto, RansomFree è uno strumento di protezione efficiente ma non garantisce protezione completa contro tutti i tipi di ransomware (soprattutto perché ne vengono creati sempre di diversi). Dunque, nonostante il suo utilizzo, è assolutamente necessario prestare attenzione a ciò che si esegue: Amico Informatico non si ritiene responsabile di eventuali infezioni contratte nonostante l’utilizzo di questo strumento.

Sebbene un computer totalmente protetto è solamente un computer spento, riteniamo che sia importante prendere alcuni piccoli accorgimenti per salvaguardare il più possibile i propri file e il proprio lavoro: un software anti-ramsonware è proprio uno di questi, essendo leggero e per nulla invasivo.

Tutte le novità di Windows 10 Creators Update e come ottenerlo

Il 5 aprile 2017 è uscita la nuova versione di Windows: Windows 10 Creators Update. Non si tratta di un semplice aggiornamento come tutti gli altri: questo aggiornamento porta con se moltissimi miglioramenti e nuove funzioni, tanto da essere rilasciato come un sistema operativo a se stante.

Il nome Creators Update non è casuale: è un aggiornamento pensato infatti per tutte le persone che amano in qualche modo “creare”, in qualsiasi forma: da un immagine 3D al codice di un sito, o da una presentazione in PowerPoint fino ad un videogioco. Le novità macroscopiche sono molte e verranno illustrate in dettaglio nel resto dell’articolo, ma ci sono anche moltissimi micro miglioramenti che si potranno apprezzare durante l’utilizzo quotidiano: l’insieme di tutto ciò fa diventare il sistema operativo in sé molto più performante, robusto e versatile.

Ecco un elenco delle principali novità macroscopiche che si potranno trovare in Windows 10 Creators Update:

Paint 3D

Una delle novità forse più apprezzate, soprattutto dagli utenti storici di Windows, è la nuova versione di Paint, che ora supporta anche il 3D, chiaramente in forme molto basilari. La nuova versione è stata totalmente riscritta, mantenendo però la semplicità che ha sempre contraddistinto questo software. La vecchia versione di Paint rimane comunque disponibile, nella cartella Accessori, oppure cercandola dalla barra di ricerca.

View 3D

Si tratta di una nuova applicazione preinstallata che permette di visualizzare i modelli 3D di vari formati. L’applicazione si integra perfettamente con Paint 3D ed altri software Microsoft, come Edge o Office. Questa applicazione fa parte di un progetto molto più ampio che comprende anche l’utilizzo di un’ app mobile per la cattura di modelli 3D, che sarà rilasciata prossimamente.

Modalità gioco

E’ una nuova modalità pensata appositamente per i videogiocatori: con questa nuova modalità, che si attiva automaticamente su titoli di giochi testati da Microsoft e distribuiti da Windows Store, il sistema riserva tutte le risorse disponibili al gioco, riducendo al minimo gli altri processi di sistema: in questo modo si riesce a ridurre i cali di frame rate.

Luce notturna

Come negli altri principali sistemi operativi, desktop o mobile, è stata aggiunta la possibilità di regolare e ridurre la luce blu nelle ore notturne: questo consente di affaticare meno la vista e migliorare la qualità del sonno. Si può attivare questa impostazione nelle impostazioni, nella sezione Sistema e nella scheda Schermo. Si può impostare l’attivazione automatica dal tramonto all’alba, oppure ad un orario predefinito. In alternativa, è possibile attivarla manualmente dal centro notifiche.

Windows Defender

La versione aggiornata di questo tool, che ora si chiama Windows Defender Security Center, consente una gestione centralizzata della sicurezza dell’intero sistema operativo: da esso è infatti possibile, oltre all’antivirus, regolare le impostazioni di firewall, controllo bambini, analisi integrità e risorse.

Come ottenere l’aggiornamento

Il fatto che questo aggiornamento venga rilasciato come un sistema operativo a se stante comporta un tempo di rilascio molto maggiore rispetto ai normali aggiornamenti, oltre ad un peso del download nettamente superiore. Per questo motivo, l’aggiornamento viene rilasciato gradualmente, in modo da non intasare di richieste i server di Microsoft.

Se però siete impazienti di ricevere questo update, potete forzare l’aggiornamento in modo manuale: basterà collegarsi a questo sito e cliccare su “Scarica ora lo strumento“. Verrà scaricato un piccolo programma che, se eseguito, guiderà passo passo l’utente attraverso il download e l’installazione di questo aggiornamento.

Come scaricare le app a pagamento in modo gratuito e 100% legale

Ti piacerebbe tanto usare un’ app presente su Google Play Store ma costa troppo, oppure non hai la carta di credito per comprarla? Con i giusti accorgimenti è possibile averla ad un prezzo molto scontato o addirittura gratis, basta aspettare il momento giusto!

Per trovare questo momento giusto ci viene in aiuto un app, AppSales, che monitora costantemente tutte le variazioni del prezzo delle app del Play Store e ci manda una notifica quando ciò avviene: ogni settimana infatti, vengono effettuate dallo store di Google molte promozioni e sconti che permettono di scaricare app solitamente a pagamento gratis o ad un prezzo molto irrisorio.

Una volta installata AppSales dal link presente alla fine dell’articolo, basterà aprirla per trovare nella schermata principale una lista di tutte le app scontate, in ordine cronologico dalla più recente, con l’indicazione del vecchio e del nuovo prezzo. Selezionando un’ app dalla lista, si aprirà una scheda, contenente le informazioni sull’app ed eventuali schermate illustrative. Si può poi trovare un grafico dei prezzi che permette di vedere i cambiamenti di prezzo che quest’app ha subito nel tempo. Infine, premendo sul bottone con il simbolo del Play Store, si verrà reindirizzati alla pagina dello store che permette di scaricare l’app.

Di default, l’app manda una notifica ogni volta che una o più applicazioni scendono di prezzo: in questo modo si rimarrà sempre aggiornati sui nuovi sconti senza rischiare di perderne nessuno, anche se di breve durata! Inoltre, è possibile monitorare l’andamento dei prezzi di applicazioni da noi scelte, per essere informati su eventuali variazioni di prezzo: per fare ciò basterà andare nella sezione “Watchlist” e cercare le app di interesse.

L’app infine dispone di un piano di abbonamento a pagamento: con 1,99€ all’anno è possibile monitorare più di 100 app, oltre ad ottenere una versione senza pubblicità dell’app e a supportare il progetto.

AppSales
AppSales
Developer: ts-apps
Price: Free

Risparmia su Amazon, legalmente! con keepa

A volte muoversi su Amazon non è così semplice. Bisogna prestare la massima attenzione alle offerte disponibili sulla piattaforma di e-commerce più utilizzata a livello mondiale.

Il risparmio non è più un’utopia se si sceglie di affidarsi ad un sito Internet di assoluto rilievo, capace di rendere ogni spesa più sicura e garantita.

Stiamo parlando di Keepa, un tracker che si occupa prettamente dei prezzi di Amazon.

Si tratta di un vero e proprio aggregatore Web che punta tutto su una grande facilità d’utilizzo ed è adatto anche agli utenti alle prime armi, alla ricerca della giusta ricetta per trovare i prodotti migliori a costi contenuti.

Ottimizzato per i browser FirefoxGoogle Chrome, il sistema propone vari grafici inerenti allo storico dei prezzi, una panoramica sulle offerte e un ampio database di prodotti aggiornato in maniera costante. Un portale tutto da conoscere, al fine di migliorare il proprio rapporto con gli acquisti online e renderli molto più all’insegna della tranquillità.

Ma ora entriamo nei particolari e scopriamo tutti i segreti di questa interessante proposta.

Il sito Internet Keepa consente ai suoi utenti di scoprire gli andamenti dei prezzi di ogni singolo prodotto. Esso funziona con l’ausilio di un’apposita estensione, da aggiungere al proprio browser Firefox o Chrome per ricevere informazioni molto interessanti. Se il browser utilizzato non è uno dei due citati, bisogna andare direttamente sul sito e seguire le istruzioni. Quando questa sorta di plug-in viene installato, non resta altro da fare che aprire Amazon e consultare un grafico che mette in mostra l’andamento dei prezzi di ciascun prodotto.

Di solito l’infografica è relativa agli ultimi mesi, ma chiunque può gestirla come meglio crede per trovare un’informazione specifica e selezionare il modello migliore al prezzo desiderato.

Ovviamente, l’acquisto dipende anche dalla propria sensibilità. Bisogna essere in grado di cogliere i vari trend al ribasso, acquistando il modello giusto al momento giusto. Il sito Internet di Keepa mostra ai propri numerosi utenti varie offerte tra le quali selezionare la migliore, magari aiutandosi con vari filtri. I propri prodotti preferiti possono essere inseriti in un’apposita Lista desideri, così come è possibile visualizzare le notifiche recenti per conoscere in tempo reale tutte le informazioni relative alla quotazione di mercato di ciascuna proposta. Nella categoria App, è possibile dare un’occhiata alle estensioni browser, interagire con gli sviluppatori tramite una chat bot e dare un’occhiata al grafico immagini API. La pagina Informazioni ribadisce le missioni principali del progetto e comprende anche le FAQ (le domande più effettuate), le News e i Disclaimer. Infine, non mancano le classiche funzioni CommentaCerca, per un’interazione ancora più efficiente tra chi fornisce il programma e chi ne usufruisce.

Nel complesso, Keepa è un sistema molto pratico per potersi muovere in quella che ormai è diventata una vera e propria giungla, ossia quella degli acquisti online su Amazon. A tutto ciò che è stato citato nelle righe precedenti, bisogna aggiungere che il sistema è totalmente legale. Non resta altro da fare che appurare l’efficacia di un prodotto di questo genere, che consente un risparmio anche piuttosto netto.

 

Cosa sa Facebook di te? Data Selfie te lo dice…

Data Selfie è un’applicazione davvero sorprendente. Stiamo parlando di un’estensione per il browser Chrome che permette agli utenti di scoprire cosa sa di loro Facebook. Tutte le informazioni vengono analizzate tramite appositi algoritmi sviluppati dal noto social network di Mark Zuckerberg, con risultati davvero interessanti.

Il programma serve per rispondere a vari dubbi riguardo all’utilizzo che Facebook fa dei nostri dati personali. In pratica, scaricando ed installando l’estensione per Chrome, è possibile capire per quale motivo il social necessita di determinati parametri sensibili. Ad esempio, si scopre per quali motivi vengano richiesti i dati di Whatsapp, o magari la causa per la quale Facebook traccia e memorizza l’arco di tempo passato nella consultazione di determinate notizie nel proprio feed. Una ricerca molto complicata, resa semplice da un sistema automatizzato capace di cogliere in tempo reale le esigenze dei clienti.

Ma come funziona Data Selfie?

In alto a destra di Chrome, appare un’icona a forma di occhio bianco su sfondo nero. Cliccando su quest’ultima, è possibile entrare in un mondo totalmente nuovo. Nel giro di pochi secondi, appaiono tutte le attività svolte durante ciascuna sessione di navigazione, tracciate sia dal proprio computer che da un dispositivo mobile (smartphone o tablet che sia). Dopo un’attenta elaborazione e un filtraggio delle varie azioni eseguite, compare una particolare Top 10 con i contatti e le pagine ai quali è stato dedicato uno spazio maggiore. Ma non è finita qui. Infatti, Facebook capta ogni singola informazione e traccia un vero e proprio profilo di ciascun contatto, sia sotto l’aspetto puramente demografico che su quello psicologico. Ed è così che il sistema conosce tutto di tutti, dalla religione al tifo calcistico, dall’orientamento politico a quello sessuale, passando per l’estrazione sociale.

Il social network riesce così a scoprire tutte le notizie possibili ed immaginabili su ogni utente. Ci riesce basandosi anche su informazioni considerate di poco conto, con idee che si manifestano tramite i Mi piace, i commenti e le condivisioni. Facebook propone così i contenuti giusti alle persone giuste in base a determinati algoritmi, funzionanti in base ad una tecnica di estrema precisione. Ogni dato pubblico può influenza la vita social di chi lo diffonde. Per evitare di rendere pubblici troppi segreti e mantenere intatta la propria privacy, ogni utente dovrebbe stare attento a ciò che condivide e apprezza, 24 ore su 24. In pratica, limitare ai minimi termini la presenza sui social e fare in modo che questi ultimi non traccino tutte le attività svolte.

 

È proprio in questo ambito che entra in soccorso degli utenti Data Selfie.

Il suo sito Internet è molto semplice ed intuitivo e ne consente un rapido download per tutti i PC con browser Chrome, anche se gli sviluppatori stanno progettando una nuova versione per Firefox. Nella sezione relativa alle FAQ, ogni utente può consultare le domande più effettuate e ricevere le risposte adatte. Il settore delle News mette in mostra tutti gli aggiornamenti provenienti dall’account di Twitter per il suo utilizzo, mentre Contact consente agli utenti di inviare una qualsiasi richiesta all’indirizzo e-mail dell’estensione, per rendere l’esperienza ancora più semplice ed intuitiva.

Come evitare le truffe sul Web

Nel corso degli ultimi anni, le piattaforme di e-commerce hanno vissuto periodi di vero e proprio boom. Sempre più persone scelgono di acquistare on line al fine di trovare i loro prodotti preferiti a prezzi di occasione. Quando un commercio è in fase di espansione, purtroppo c’è sempre più gente che cerca di approfittarsene. Nelle righe seguenti, cercheremo di darvi alcune dritte su come evitare le truffe sul Web, fornendovi vari consigli che possono risultare molto preziosi.

Il fenomeno delle truffe on line è sempre più ben radicato e bisogna stare attenti ad una lunga serie di elementi. Ad esempio, quando si trova un prodotto ad un prezzo troppo basso, è necessario iniziare a porsi alcune domande. Certo, gli sconti vanno bene e devono essere sfruttati, ma sempre se dietro c’è una certa garanzia. La fregatura è dietro l’angolo. Bisogna prestare molta attenzione anche ai contatti privati che non fanno direttamente capo al sito di e-commerce sul quale si intende fare la spesa. Infatti, essi possono inviare e-mail da indirizzi alternativi, che possono nascondere insidie molto gravi.

Da tenere d’occhio con la massima cautela anche l’eventuale forma di pagamento. Deve essere sicura e garantita, con canali prefissati e universalmente riconosciuti. I vari prodotti devono essere approfonditi e corrispondere effettivamente a quelli presenti nel relativo catalogo Web. Attenzione anche al loro rispettivo annuncio, che non deve copiarne in maniera passiva un altro e va scritto in un italiano corretto. Se avete a che fare con una presentazione troppo scarna e sintetica, il rischio di una truffa si fa concreto. Così come sono molto importanti i dettagli aggiuntivi, che in una vendita sul Web non dovrebbero mai mancare.

Per evitare truffe sul Web, bisogna anche e soprattutto prevenirle. Fornire a destra e a manca i propri dati personali può diventare molto pericoloso. Cedete informazioni come data di nascita, carta d’identità, codici fiscali e coordinate bancarie e postali a meno persone possibili, magari soltanto a quelle più fidate. Una regola valida anche per i preventivi e i colloqui di lavoro, non soltanto per le spese sul Web. E la situazione può farsi ancora più rischiosa se devi vedertela con venditori esteri, dato che di solito desiderano essere pagati su conti non italiani. In tali casi, la protezione dei dati personali diventa ancora più importante. Se la distanza dal venditore non è troppa, vi suggeriamo il contatto di persona, con il conseguente scambio a mano per sapere meglio con chi state portando a termine una transazione.

Ma non è finita qui. Se vi arrivano notifiche di multe o sanzioni sul vostro sito Web, potrebbe essere un falso. La fregatura si può notare quando vi viene richiesto il pagamento immediato di una qualsiasi sanzione, dato che non è mai previsto. Se proprio non vi fidate dei pagamenti, fatevi aiutare da un intermediario che possa fare le vostre veci e scoprire chi c’è effettivamente dall’altra parte. Infine, state attenti agli eventuali servizi interni e controllate che siano messi in pratica dalle effettive aziende di competenza. Date un’occhiata alle recensioni dei venditori dai quali volete acquistare un bene e servizio e il rischio di truffa potrà diminuire. E non poco.

Il tuo pc si sta rompendo? 10 indizi per capirlo

Dopo diversi anni di pluridecorato servizio, un PC può andare prima verso l’usura e poi degenerare verso la definitiva rottura. Ma come si fa a capire che il momento del pensionamento di un dispositivo del genere sta per arrivare? Ecco 10 indizi per capirlo, rendendosi conto di quando un computer va riparato o addirittura sostituito.

1. Software del PC in conflitto tra loro. A volte si verifica una totale incompatibilità tra due programmi o due software. In tali casi, nasce una situazione di conflitto che può essere un preludio per problemi ben più antipatici.

2. File corrotti di Windows. Anche questo è un indizio abbastanza palese, dato che varie applicazioni che hanno sempre funzionato possono smettere di aprirsi da un momento all’altro. Attenzione ai malware.

3. Hard disk lento. Se il caricamento di un qualsiasi processo inizia a diventare laborioso e persino rumoroso, bisogna iniziare a preoccuparsi per le sorti del proprio PC.

4. Errori all’avvio. In alcuni casi, il sistema può aprirsi con molta difficoltà a causa di un errore provocato da difetti all’hard disk. In tali casi, una nuova installazione di Windows può rimettere le cose a posto.

5. Errori alla chiusura. Non è facile neanche chiudere il proprio PC nel modo migliore. Specialmente se c’è qualcosa che non va.

6. PC più lento del solito. Col passare del tempo, il computer può rallentarsi anche in maniera drammatica. Una bella formattazione e la situazione può già migliorare.

7. Video con blocchi di pixel. I cosiddetti artefatti possono capitare in qualsiasi momento. Tutto ciò può essere dovuto a problemi alla scheda grafica del PC.

8. Ventola rumorosa. Stavolta le cause sono generalmente da attribuire al caldo. Quando la ventola si rallenta e fa rumore, i pezzi interni del PC perdono di efficacia e si surriscaldano.

9. Crash frequenti di Windows. Altro problema tipico dei computer di ogni epoca. Il sistema può accendersi e spegnersi senza che l’utente abbia fatto nulla. Il driver o l’hardware la causa di tutto.

10. Alimentatore inefficiente. Una delle cause più frequenti della rottura di un PC.

GSOD e BSOD: cosa sono e cosa vogliono dire?

Nella parte finale del 2016, Windows 10 ha scelto di apportare una modifica alquanto evidente alla sua cosiddetta Schermata della Morte. In pratica, si passerà dai BSOD ai GSOD.

Ma cosa sono BSOD e GSOD?  cosa vogliono dire?

Come già accennato in precedenza, il cambiamento riguarda lo sfondo dell’ultimo sistema operativo di Microsoft nel caso in cui si abbia a che fare con un errore di sistema. L’ormai celeberrima e temutissima schermata blu è pronta ad essere sostituita da una nuova schermata verde. L’ormai noto BSOD (acronimo di Blue Screen of Death) è in procinto di trasformarsi in un vero e proprio GSOD (Green Screen of Death). Gli appassionati di informatica avranno quindi a che fare con un nuovo “schermo della morte”.

Sembra una modifica di poco conto, ma in realtà potrebbe segnare un’epoca. Infatti, la scritta su sfondo blu esiste già da diversi anni ed è stata una delle caratteristiche portanti anche delle precedenti versioni di Windows. La novità arriva dalla build 14997 ed è stata casualmente confermata dal dipendente della Microsoft Matthijs Hoekstra, che ha pubblicato vari post su Twitter nei quali ha fornito vari particolari sulla nuova schermata verde. Uno dei suoi follower è riuscito a fare in modo che il segreto sia svelato. Inizialmente, la feature dovrebbe essere disponibile soltanto per tutti coloro che fanno parte del programma Insider.

Ma come mai appaiono sui monitor di tutto il mondo questi improvvisi messaggi prima su schermata blu e poi sulla Green Screen of Death?

Lo scopo principale è sempre stato quello di avvisare l’utente su eventuali errori di sistema indipendenti dalla sua volontà. Microsoft ha tutta l’intenzione di offrire un supporto sempre più completo ed aggiornato, oltre che maggiormente intuitivo. È anche grazie a questo stretto rapporto che viene sempre rafforzato con la propria clientela che l’azienda è diventata un autentico colosso dell’informatica mondiale.